IL GOTICO E LE SUE VETRATE (modelli rosoni)

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Il gotico nasce nel XII secolo nel cuore della Francia per poi espandersi in tutta Europa radicandosi in modo forte e duraturo e prosegue sino a tutto il XIV secolo, sebbene in certi Paesi, soprattutto quelli dell’Europa centro-settentrionale, essa si spinga fino al XV secolo e addirittura oltre.

Mentre l’arte romanica, si sviluppò in un numero assai elevato di centri, quella gotica ebbe origine in una zona limitata della Francia settentrionale, nella regione attorno a Parigi, chiamata Ile-de-France. Poiché questo territorio costituiva un dominio diretto della monarchia francese, che si veniva allora sempre più consolidato, il Gotico divenne, in un certo senso, un’arte nazionale, rappresentativa della stessa nazione francese.

Il termine gotico è stato dato dagli intellettuali del ‘700 e ha un significato dispreggiativo: significa barbarico, è stato dato dagli intellettuali del Rinascimento. ll termine 《gotico》 venne adoperato per la prima volta da Giorgio Vasari (1511 1574) – scrittore, pittore e architetto aretino autore di un’opera monumentale su vite degli artisti per indicare in modo del tutto negativo l’arte degli anni che avevano preceduto il Rinascimento.

In questa visione, dunque, i Goti si identificavano genericamente con i barbari,  cioè con tutte quelle popolazioni di stirpe nordica che avevano contribuito alla caduta dell’Impero romano d’Occidente. Da qui,  peraltro, l’equivoco del termine gotico per l’arte del Duecento e del Trecento. Pertanto l’arte gotica, nell’interpretazione dispregiativa che ce ne fornisce il Vasari (e in quella di tutti i rappresentanti del Rinascimento italiano), era l’arte barbarica che aveva cancellato e fatto dimenticare la buona arte classica degli Antichi fino a che questa,  rinata (da cui, come si vedrà, il termine Rinascimento) nel XV secolo, non aveva ripreso a vivere.

Oggi, perso ogni significato negativo (dal XVIII secolo infatti è stato rivalutato), il termine 《gotico》 è entrato nel linguaggio comune della storia dell’arte e viene adoperato semplicemente per comodità di esposizione.

Lo stile gotico in architettura verrà evidenziato nelle chiese. La chiesa gotica sarà un’architettura del tutto originale con degli influssi romani. Gli elementi delle chiese suggeriscono uno sviluppo verso l’alto per rispondere alla necessità di avvicinarsi simbolicamente a Dio e quindi questo spazio che si crea all’interno delle chiese vuole sottolineare la piccolezza dell’uomo rispetto a Dio. L’uso dello spazio quindi tende a sottolineare la piccolezza e la fragilità dell’uomo nei confronti della potenza divina che si materializza nella grandiosità della chiesa, a differenza della chiesa romana che aveva invece la funzione di accendere il momento della contemplazione col divino.

Anche la luce in queste chiese avrà un valore simbolico e non soltanto funzionale perché sia la luce che i colori sono gli unici mezzi visibili in grado di esprimere l’invisibile cioè Dio. Infatti le chiese gotiche sono abbastanza colorate le chiese gotiche e hanno tanta luce → ci sono le vetrate. C’è poi una particolare attenzione verso il VERTICALISMO. Gli ingegneri quindi alleggeriscono le strutture togliendo le pareti e tamponando il vuoto con le vetrate. Domanda: e l’affresco dove lo faccio? > sulle vetrate! Ecco che si sviluppa la

pittura sul vetro.

Le chiese gotiche, solitamente a tre navate sono spesso precedute da un portico e dotate di un corto e profondo transetto. Nella parte terminale, infine, presentano un lungo coro, in genere circondato da uno o più deambulatori che danno anche l’accesso alle cappelle disposte in senso radiale attorno all’abside. Sono però le innovazioni tecniche quelle che, più d’ogni altro elemento formale e di distribuzione degli spazi e della loro destinazione (o uso), costituiscono i caratteri dell’architettura gotica e, anzi, ne sono le premesse indispensabili per un corretto costruire.

Gli elementi che caratterizzano l’architettura gotica sono:

  • Arco a sesto acuto* (o a ogìva), che sostituisce quello a tutto sesto:  due archi di cerchio con cerchi diversi che si congiungono a punta.
  • Volta a crociera ogivale Guglie: elementi decorativi a forma di cono o piramide traforati e sviluppati in altezza.
  • Pilastri cruciformi: fusione di pilastro e colonna.
  • Pilastri a fascio: fascio di sottili colonnine.
  • Contrafforti: pilastri grossi messi fuori, addossati al muro esterno in corrispondenza con i punti d’appoggio delle volte e questo serve per irrobustire la struttura (messi esternamente per non occupoare spazio all’interno).
  • Archi rampanti: hanno la stessa funzione dei contrafforti con la differenza che questi li si trova più o meno sul tetto. L’arco rampante è un elemento esterno all’edificio e ha la funzione di assorbire le spinte oblique trasmesse dalle volte delle navate, in specie di quella centrale, scaricandole su un contrafforte verticale che le assorbe.
  • Il pinnàcolo, che è elemento estetico e allo stesso tempo contribuisce alla statica degli edifici
  • Matroneo. Negli esempi più antichi la chiesa gotica è dotata, come già quella romanica, anche di un matroneo che, con le sue volte ogivali, interviene nell’azione statica di contrasto delle spinte delle volte della navata centrale. Col passare del tempo e con sistema de la migliore comprensione del funzionamento degli archi rampanti il matroneo non si rende più necessari a fini statici e scompare, trasformandosi in un semplice triforio ornamentale.
  • Pareti sottili. La presenza di tutte queste strutture capaci di dare sostegno all’intera costruzione rende superflua l’esigenza di spesse mura, ed è per questo motivo che le cattedrali gotiche hanno pareti di spessore non eccessivo.
  • Grandi vetrate colorate. che sono anche forate, per vaste estensioni, da vetrate. La porzione di parete occupata dalle vetrate si dice claristòrio (dal latino clarescere, essere illuminato, risplendere).
  • Torri campanarie: affiancate alla facciata, il prospetto principale dove abbiamo l’accesso.
  • Sculture: che adornano l’esterno dell’edificio.

Queste erano e caratteristiche generali. Dobbiamo sempre tener presente, però, che le innovazioni si accompagnarono spesso anche a delle sconfitte. Furono numerose, infatti, le cattedrali che ebbero problemi statici e molte crollarono durante la costruzione, ma solo dai falli menti fu possibile capire gli errori e porvi rimedio. Resta emblematico il caso della cattedrale francese di Beauvais, dedicata a San Pietro, iniziata nel 1225, la cui altezza supera i 50 metri e che era dotata di una guglia all’incrocio del transetto di 153 metri d’altezza. Più volte crollata (1284, 1573)  e mai finita (gli ultimi lavori risalgono al 1600 circa), a motivo dei problemi statici che continuamente poneva, non ne furono costruiti che l’immenso coro a sette cappelle radiali, traforato da grandissime finestre, e un corto e alto transetto a tre navate.

L arco rampante è costituito da un arco zoppo cioè asimmetrico. L estremo più alto infatti è appoggiato contro le pareti della navata o dell abside da sorreggere, mentre quello più basso appoggia contro un pilastro massiccio (o contrafforte) che gli fa da spalla. arco rampante. contrafforte. pinnacolo.

COMPITI

RIDISEGNA SUL QUADERNO LA PIANTINA DELLA CHIESA GOTICA

RIDISEGNA SUL QUADERNO I TRE SCHEMI G,H,I, SOLO IL PROFILO ESTERNO, INDIVIDUA E SCRIVI NELL’ULTIMO SCHEMA (cattedrale gotica francese) ALCUNE PARTI ARCHITETTONICHE.

FINE COMPITI

STAMPA IL MODELLOSEGUENTE:

LE VETRATE GOTICHE

Le pareti perimetrali delle cattedrali gotiche non offrirono spazi all’affresco; i muri, privati di quella funzione strutturale che nel Romanico li faceva essere spessi e privi di grandi aperture, furono sostituiti inparte o integralmente con meravigliose vetrate colorate, che assolvevano pienamente alla propria funzione ornamentale con la loro capacità di trasformare gli opachi e oscuri edifici in sfavillanti templi di luce.

I colori più utilizzati per la loro decorazione vanno dal blu profondo al rosa opaco, dal verdeal giallo, rendendo di facile e piacevole lettura le minute figurazioni scelte dagli artisti.


La vetrata è un mosaico compostodi piccoli pezzi di vetro traslucido, similia pietre preziose trasparenti, connessi con legature in piombo ecompletati nei particolari con segni di colore bruno fissati a fuoco, che avevano il compito di dare risalto al modellato.

Il seguente testo è tratto da Fai clic per accedere a 9788842115526_capitolo.pdf