Jean Michel Folon 1934-2005

Pittore, scultore, grafico, creatore di manifesti pubblicitari. Qualunque tecnica abbia usato e in qualunque campo abbia lavorato il suo intento è stato sempre quello di rivelare, nelle sue immagini sfumate, “la bellezza nascosta della realtà ”. È nato in Belgio, Folon, nel paese di Magritte, di Simenon e di Jacques Brel. L‘omino, che appare spesso nelle sue opere, vestito di un banale cappotto e di un cappello pare essere un omaggio al surrealismo e all‘ironia del grande Magritte. Folon ha la capacità di viaggiare attraverso i suoi e i nostri sogni, spesso è ispirato dall’ingenuità del suo essere bambino, disegna cominciando dal sole, gli elementi naturali e più semplici. Quando si occupa di temi importanti, le sue battaglie civili, sopratutto per Amnesty, hanno toccato argomenti come la lotta contro la pena di morte, la guerra, la fame e la miseria nel mondo. Le sue immagini essenziali e mai gratuite, sono capaci, come ha detto Ray Bradbury “di dare risposte semplici a questioni complesse”. A volte è stato considerato ripetitivo. Ma anche le storie della nostra infanzia lo erano? Si spense il 20 ottobre 2005